E’ il primo metodo adottato nello studio dei grafismi e nell’identificazione grafica.
L’etimo greco accentua la bellezza delle forme, coltivata come una vera pedagogia da scuole stilistiche famose come la “Sacré Coeur “ di Carrè o la “Simple Script” della Hardwick (1).
In perizia il sistema indicò lo studio e confronto analitico-formale ai fini del giudizio attributivo; l’analogia morfologica equivaleva ad omografia, la differenza ad eterografia.
Uno degli aspetti positivi del metodo, ora applicato solo in talune fase dell’indagine peritale, è la minuziosa analisi, nomenclatura e descrizione degli elementi grafico-strutturali, sussunti in un sistema descrittivo univoco dal quale non si può oggi prescindere.
La figura 1 illustra sinteticamente la terminologia calligrafica alla quale ogni perito ha interesse e uniformarsi.
Ha fatto scuola il sistema convenzionale francese per indicare in modo sintetico i gramma letterali (2) contrassegnati dalla lettera avente per esponente il numero d’ordine dei gramma. Ad esempio, i cerchi delle lettere, a, d, g, o, q, vengono indicati rispettivamente con a1, d1, g1, q1; così dicasidi elementi scritturali quali le aste, anellature, ganci, angoli, risvolti, plateaux.
VETTORAZZO
GRAFOLOGIA GIUDIZIARIA E PERIZIA GRAFICA GIUFFRE’ MILANO
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